lunedì 25 settembre 2017

9 IL CACCIATORE DEL CIELO Luigi Gorrini (Regia Aeronautica - ANR)





Luigi Gorrini (1917-2014), Medaglia d'Oro al Valore Militare, racconta la sua esperienza di guerra prima nella Regia Aeronautica poi nell'ANR.

Gorrini ha combattuto su tutti i fronti, anche in Africa e nella battaglia di Inghilterra.


Dopo l'8 settembre ha aderito all'Aeronautica Repubblicana ed ha fatto parte del leggendario Primo Gruppo Caccia Asso di Bastoni, comandato da Adriano Visconti.

In questa rara intervista narra dettagliatamente la sua avventura militare, ricordando anche amici e piloti come Morandi, Di Lollo e Steinhoff.

Carattere non facile quello di Gorrini, competitivo, orgoglioso e anche polemico. Non ha mai rinnegato la scelta fatta l'8 settembre 1943 anche se questo gli ha attirato critiche da parte di alcuni colleghi o superiori dell'Aeronautica Militare.

Anche con alcuni storici entrò in polemica sul numero dei suoi abbattimenti. Lui comunque difese le sue tesi fino alla fine.

Durata 69 minuti - Lingua ITALIANO / No sottotitoli

Extra 1) Scene inedite 2) Chi era Valerio Stefanini  

disponibile in 5/7 giorni 







I MONUMENTI A LUIGI GORRINI


A Castelnuovo Fogliani e a Fidenza sono stati inaugurati due monumenti che ricordano Luigi Gorrini, Asso della Regia Aeronautica passato dopo l'8 settembre 1943 nelle fila  dell' Aeronautica Nazionale Repubblicana della Repubblica Sociale Italiana.
Gorrini combattè nella prima squadriglia del Primo Gruppo Caccia Asso di Bastoni comandato da Adriano Visconti ucciso dai partigiani a tradimento a Milano dopo il 25 aprile e dopo aver concordato la resa del suo gruppo caccia a Gallarate.



 

Un' aquila da pilota militare della Repubblica Sociale Italiana






Il monumento a Gorrini per i cento anni dalla nascita inaugurato a Castelnuovo Fogliani è stato realizzato da Antonio Santi, si tratta di un monumento a mosaico e ricorda  Luigi Gorrini con il suo nominativo radio “Vespa 2” utilizzato quando era nel suo secondo ciclo operativo in Libia.
A Fidenza su una rotatoria è stato sistemato un Aermacchi MB 326 che era rimasto per anni nel giardino di Gorrini (clicca per il video) dopo che l'Aeronautica Militare aveva voluto fargliene dono. 



Questa cerimonia ha creato delle polemiche (Clicca per l'articolo) visto che il sindaco di Fidenza è del PD e qualcuno del suo stesso partito si è chiesto come mai l'asso della caccia ex "repubblichino" è stato ricordato in pompa magna.
Gorrini non ha mai rinnegato la sua scelta di aderire alla R.S.I.
La sua permanenza nel Primo Gruppo Caccia Asso di Bastoni in realtà fu breve se paragonata a quella dei suoi commilitoni. 
Dopo essere stato abbattuto il 15 giugno 1944 Gorrini andò in convalescenza e ci rimase fino alla fine della guerra.
Non era neanche a Gallarate quando Visconti patteggiava la resa con i partigiani.
La maggior parte delle sue vittorie e il grosso della sua esperienza di pilota da caccia Gorrini la maturò nella Regia Aeronautica, ma la sua adesione alla ANR gli rimase addosso, come a tutti gli altri del resto, come un marchio a fuoco ma, caso unico, anche se militò nella RSI, venne decorato con la Medaglia d'Oro al Valor Militare. Medaglia da lui stesso fortemente voluta e ottenuta dopo diversi ricorsi. (clicca per il video).
Ironia della sorte, come ricordò Gorrini stesso, per l'ottenimento della medaglia d'oro, decisivo fu il voto di un membro della commissione che non apparteneva alla Regia Aeronautica durante la guerra e fu anche partigiano. 

C.C.


Il monumento realizzato da Antonio Santi




Luigi Gorrini



Luigi Gorrini il giorno della decorazione



Poster del documentario su Luigi Gorrini





Museo Storico dell'Aeronautica Militare - Pannello dedicato a Luigi Gorrini
Un' idea molto apprezzata del Colonnello Pierluigi Poletti





Luigi Gorrini nella Regia Aeronautica durante il corso di pilotaggio a Foggia







Cartolina commemorativa per il centenario della nascita di Luigi Gorrini
(da un'idea di Silvia Bonomini)





giovedì 21 settembre 2017

2 VOLANDO CON VISCONTI - Storia del Primo Gruppo Caccia Asso di Bastoni - Cesare Erminio (Regia Aeronautica - ANR)











Il Tenente Pilota Cesare Erminio entra nella Regia Accademia nel 1939 per frequentare il corso Urano. Con l'inizio della guerra viene inviato al reparto. Là conosce Adriano Visconti il suo tenente anziano, con cui diventa fraterno amico.

Nel periodo di settembre del 1943 Erminio è assegnato alla difesa di Napoli. L'8 settembre è in volo e vede avvicinarsi la flotta alleata verso le coste italiane. Appena atterrato si ritrova nel marasma generale che continua per diversi giorni. Come altri, decide di tornare a casa a Milano. Dopo poco tempo viene a sapere che l'aeronautica repubblicana cerca piloti e decide di aderire soprattutto perchè sa che anche Adriano Visconti è presente. Proprio Visconti diventerà il suo comandante nel leggendario primo gruppo caccia Asso di Bastoni.

In questo documentario Erminio ricorda il suo comandante e i giorni che trascorsero insieme nell'ANR, dall'inizio alla tragica fine, infatti Erminio fu testimone dell'omicidio di Adriano Visconti e Valerio Stefanini da parte dei partigiani, dopo gli accordi di resa che non furono rispettati.

Erminio dopo la morte di Visconti insieme ad altri due piloti della Repubblica Sociale (Fioroni e Marini) viene portato a Roma negli studi di Cinecittà che in quei giorni sono diventati un campo di concentramento degli alleati. Da Roma vengono trasportati a sud e rilasciati senza nessun apparente motivo.

Tornato a casa a Milano, Erminio continua gli studi ma ad un passo dalla laurea un suo vecchio commilitone Corrado Schreiber gli fa sapere che la LAI Linee Aeree Italiane cerca piloti che conoscano l'inglese. Erminio si presenta e viene assunto. In seguito passerà in Alitalia e diventerà Primo Comandante terminando la carriera negli anni '70.

L'intervista del documentario è stata registrata nella sua casa a Roma nel 2009.

Durata 53 minuti - Lingua ITALIANO / No sottotitoli

Contenuti extra :

1) CHI ERA VALERIO STEFANINI con la testimonianza di Aldo Stefanini e il video 2) GLI AEREI DELLA REGIA AERONAUTICA VISTI DA VICINO con riprese effettuate nel museo storico dell'Aeronautica Militare di Vigna di Valle, con dettagli di aerei e informazioni tecniche.








CESARE ERMINO DALLA REGIA AERONAUTICA ALL'ALITALIA

Ricordando la sua infanzia Cesare Erminio ammetteva di aver avuto un carattere ribelle tanto che i genitori nella speranza di calmarlo decisero di iscriverlo ad un collegio militare. 


Cesare Erminio nella sua casa di Roma nel 2010 (Archivio Claudio Costa)

La decisione si rivelò fortunata, perché Erminio frequentando il collegio si tranquillizzò e studiò con profitto.
Chi aveva frequentato i collegi militari aveva diritto ad entrare nelle accademie militari; quando raggiunse l'età per svolgere il servizio militare Erminio chiese di andare nella Regia Aeronautica, essendo stato sin da giovanissimo appassionato di aerei.
Passate le visite mediche e attitudinali andò a Caserta come allievo ufficiale del corso URANO . 


Cesare Erminio addestramento al volo in accademia

Erminio al taglio dei capelli in accademia

Erminio ricordava gli anni passati in accademia a Caserta come molti altri allievi; studiava molto  e veniva punito spesso.
Anche per questo non vedeva l'ora di andare al reparto, anche se la guerra ormai era sopraggiunta.
L'unico sollievo era l'addestramento al volo, che lui stesso ricordava molto efficace per quanto riguardava l'acrobazia aerea, ma scarso per quel che riguardava il combattimento. (Clicca per il video).



Breda 25 incidentato

Durante l'accademia i ragazzi del corso Urano furono inaspettatamente utilizzati come comparse nel film con Alberto Sordi "i tre aquilotti".
Erminio forse rimase simpatico al regista Mario Mattoli e recitò anche alcune battute in una scena ambientata nel campo volo della scuola.


Cesare Erminio nella scena del campo volo del film "i 3 aquilotti".


Ancora Erminio nella stessa scena. A sinistra un giovane Alberto Sordi.



Archivio Cesare Erminio - le riprese del film in accademia



Erminio (primo a destra) con l'attrice Michela Belmonte in accademia durante le riprese del film


Mario Mattoli il regista del film "i 3 aquilotti" in "pausa sigaro" come scrisse sulla fotografia proprio Erminio.
(Mattoli era molto popolare come regista e firmò oltre 80 film lavorando anche nel dopoguerra dirigendo tra gli altri molti lungometraggi di successo di Totò).




Erminio in accademia


Terminata l'accademia Erminio fu assegnato al 54° Stormo 76^ Squadriglia dove conobbe Adriano Visconti e Pietro Calistri. (Clicca per il video)
Con entrambi dopo l' 8 settembre aderì all'Aeronautica Nazionale Repubblicana.



Adriano Visconti (collezione Olimpio Agostinis)

L'8 settembre del 1943 Erminio venne mandato in perlustrazione mentre la flotta statunitense si avvicinava per lo sbarco. (Clicca per il video)
Con lo sfascio delle forze armate causato dalla mancanza di ordini per la fuga del Re e di Badoglio, Erminio, come molti altri, decise di andare verso casa.
A Roma incontrò Visconti che dopo l'appello di Ernesto Botto aveva deciso di aderire alla nascente Aeronautica Repubblicana.
Erminio decise di aderire alla RSI soprattutto perché a chiederglielo fu lo stesso Adriano Visconti. (Clicca per il video)
Dopo che i piloti si riunirono a Mirafiori, Erminio entrò nella prima Squadriglia del Primo Gruppo Caccia  Asso di Bastoni comandata da Visconti.
Erminio aveva la passione per la fotografia, passione che lo portò a fotografare e filmare tutto il periodo del suo servizio militare lasciando ai posteri documenti preziosi, tra cui un filmato in 8 mm degli anni passati nell' ANR.


Logo del Primo Gruppo Caccia Asso di Bastoni


Anche il fratello minore di Erminio entrò nel Primo Gruppo Caccia. Capitò per caso al Gruppo mentre era arruolato nei reparti di terra della RSI.
Visconti quando lo vide lo inquadrò nel Gruppo come aviere evitandogli probabilmente una brutta fine dopo il 25 aprile. (clicca per il video)


Documento di Franco Erminio arruolato nella milizia volontaria


Dopo il 25 aprile Erminio era nel gruppo di ufficiali che i partigiani portarono a Milano nella caserma di Cavalleria.
Fu testimone suo malgrado dell'uccisione del suo comandante Adriano Visconti e del giovane sottotenente Valerio Stefanini. (clicca per il video)


Valerio Stefanini

Erminio terminò la guerra con 4 abbattimenti confermati, 2 nel periodo con la Regia Aeronautica e 2 con l'ANR. Come tutti i piloti dell'ANR fu incarcerato.
Insieme ai piloti Egeo Fioroni, anche lui del Primo Gruppo Caccia e Marino Marini, che invece era stato con gli aerosiluranti dell' ANR, fu liberato dopo molti mesi.
Subì l'iniziale epurazione dai ranghi della neo nata Aeronautica Militare. Decise allora di riprendere gli studi in ingegneria.
A pochi esami dalla laurea un suo amico pilota Corrado Schreiber gli fece sapere che la LAI Linee Aeree Italiane cercava piloti che parlassero inglese.
Erminio fece immediatamente domanda per essere assunto ed iniziò a volare come primo ufficiale. 
In quel periodo l'Aeronautica Militare lo ricontattò per proporgli di rientrare con il grado di ufficiale.
Erminio non accettò e continuò la sua carriera nell'Aviazione Civile.
Approdò in Alitalia dopo che questa si fuse con la LAI e negli anni diventò comandante.

C.C.










sabato 16 settembre 2017

ALFONSO SANSONE PRODUTTORE PER CASO seconda edizione


CLICCA QUI



Ideato e diretto da Claudio Costa.

Con la partecipazione di  Franco Avenia, Harald Buggenig, Guido Fiandra, Ingrid Lill Høgtun,  Francesco Maselli, Helen Pringle, Agostino Sansone, Alfonso Sansone, Giancarlo Santi, Vittorio Taviani, Giorgio Urbinelli e Tonino Valerii.




Durata 56 Minuti Colore/stereo + SCENE INEDITE 35 Minuti no sottotitoli/lingue Italiano




PER L' EDIZIONE INGLESE CLICCA QUI


Dopo la guerra Alfonso Sansone (1924 - 19/08/2015) inizia quasi per caso a produrre documentari con il fratello Agostino e da Palermo si trasferisce a Roma. Grazie a Citto Maselli entra in contatto con un giovane australiano di origini polacche, Henryk Chroscicki, che è nella città del cinema per frequentare il centro sperimentale di cinematografia.

Henryk e i fratelli Sansone diventano amici e iniziano a sognare i film che desiderano realizzare.

Fondano inizialmente la società ATC con cui noleggiano macchine da presa alle produzioni. Henryk acquista in Francia la licenza per costruire una lente anamorfica che ribattezzano Totalscope.

Successivamente entrano nella produzione cinematografica e creano la SanCro Film, acronimo dei loro cognomi: Sansone e Chroscicki.

La loro produzione fà la fortuna di molti registi come i Taviani e Ferreri. Con Ferreri dopo il film EL COCHECITO avviano una fruttuosa collaborazione, a cui si unisce Ugo Tognazzi che diventa un attore fondamentale per il regista.

La Sancro Film produce anche film western coinvolgendo star hollywoodiane come Telly Savalas, James Coburn, John Phillip Law e Lee Van Cleef.

Alfonso ed Henryk diventano due produttori affermati, lavorano con Rizzoli, Lombardo, Ponti, Levine e tanti altri.

Dopo i tempi duri arrivano i tempi delle vacche grasse.

Anni dopo, quando la SanCro viene chiusa, Sansone inizia a distribuire film d’autore e porta in Italia le opere di Jodorowsky, Wenders, Fassbinder, Herzog e Rohmer.

Chroscicki continua ad occuparsi di mezzi tecnici creando la Cosmovision e successivamente la Technovision, collaborando anche con Francis Ford Coppola in Apocalypse Now.

Questa è la loro storia… questa è la storia di un cinema che non c’è più.



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Cast and troupe

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Alfonso Sansone era nato in Sicilia nel 1924 in una ricca famiglia palermitana. La madre discendeva da Giuseppe Balsamo meglio conosciuto come Cagliostro. (clicca per il video).
Il padre era un affermato ingegnere.
Durante la guerra Sansone si trovava a Firenze iscritto all' Istituto Cesare Alfieri nella facoltà di scienze politiche, perchè il padre desiderava che diventasse un diplomatico e in quella facoltà studiavano la maggior parte dei futuri diplomatici italiani. (Clicca per il video)
A causa della guerra fu costretto ad interrompere gli studi e tornare a Palermo dove poi si laureò in giurisprudenza con una tesi sull'importanza sociale del cinema, anche se allora per lui il cinema era solo una passione giovanile.


Alfonso Sansone

Il cinema arrivò nella vita di Sansone da Roma.
Sansone e i due fratelli frequentavano il mondo intellettuale di Palermo e decisero di creare un piccolo service, la Sperimental Film, per noleggiare attrezzature cinematografiche a chi andava in Sicilia per girare film documentari o cortometraggi. Tramite un loro amico che si era iscritto al centro sperimentale di cinematografia, Vittorio Ugo Contino, conobbero diversi giovani che andavano a Palermo per realizzare film documentari, tra cui Fernando Birri e Mario Verdone padre di Carlo.


Mario Verdone (Archivio Olga Sansone)

Tra i lavori realizzati con la loro Sperimental Film realizzarono a Selinunte il documentario "Immagini popolari siciliane sacre" regia di Mario Verdone.





Agostino (a sinistra) e Alfonso Sansone durante le riprese del documentario "Selinunte"

Casualmente vennero contattati da Citto Maselli e Henryk Chroscicki per realizzare un documentario sui Pupi Siciliani.
Fu così che Maselli conobbe Alfonso Sansone con cui diventò amico. (clicca per il video)

Francesco Maselli
Mi recai in Sicilia per girare due documentari e ricorrevo quasi sempre a Enrico Chroscicki un mio compagno al centro sperimentale nel 1947.

Non conoscevo nessuno in Sicilia, conoscevo un poeta, Ignazio Butitta, e mi aveva detto “a Palermo tu devi andare in una libreria al centro dove ci sono due ragazzi, i fratelli Sansone che sono molto interessati al cinema…”

...trovai questa libreria entrai e dissi “ci sono i fratelli Sansone qui?” si misero a ridere “sono io” disse Agostino, “mio fratello non c’è adesso ma io sono uno dei due fratelli”…e diventammo immediatamente amici.


Ma l'incontro ancor più fondamentale per portare Sansone al cinema fu quello con Henryk Chroscicki (che tutti chiamavano Enrico Crocinschi).
Henryk era un apolide di origini polacche. Prima dell'invasione nazista della Polonia il padre che era ebreo trasferì tutta la famiglia in Australia. Là Henryk si arruolò volontario per combattere contro i nazisti. Rimase ferito in un incidente con un camion militare. Congedato ottenne una borsa di studio per frequentare a Roma il centro sperimentale di cinematografia. Fu al centro sperimentale che conobbe Citto Maselli che gli chiese aiuto per andare a Palermo a realizzare un documentario. (Clicca per il video)


Sansone e Chroscicki

A Palermo Chroscicki dopo aver conosciuto Alfonso pensò subito che poteva essere il socio perfetto per intraprendere nuove attività produttive, però doveva portarlo a Roma dove allora tutto era in fermento.
Il trasferimento a Roma di Agostino e Alfonso Sansone fu rapido e ben presto fondarono una società con Henryk, la ATC (Attrezzatura Tecnica Cinematografica), un noleggio di mezzi tecnici e all'occorrenza anche produzione di film. Per l'ATC passarono molti giovani che negli anni si affermarono come direttori della fotografia, tra cui Mario Vulpiani amico di Sansone e Henryk. (Clicca per il video) 



Tra i primi lavori dell' ATC ci fu anche una collaborazione con Orson Welles che in quegli anni viveva a Roma ed aveva difficoltà economiche notevoli. Il grande regista infatti pensò bene di pagare i Sansone con una sua foto autografata e non con del denaro. (Clicca per il video).

Francesco Maselli
Ebbero anche delle disavventure perché la prima cosa che fecero importante era un film con Orson Welles che girava a Roma e lui girò delle cose affittando da loro e quando doveva pagare Agostino andò all’albergo dove stava Welles , che era l’excelsior a Roma a via veneto, andò lì e Welles disse “quanto è la cifra?” Poi tirò fuori una fotografia sua di Orson Welles e scrisse una dedica, “come si chiama lei? Agostino? ... Sansone… da Orson Welles … ecco!”  e Agostino “ah grazie  e i soldi?” “E questa basta!”.

Agostino Sansone
Il materiale che avevamo veniva dato e mai nessuno ci ha pagati naturalmente erano tutti tipo Citto Maselli, così, per noi era anche un modo per mostrare e dare simpatia.





Successivamente Sansone e Chroscicki crearono la SANCRO film acronimo inventato con le iniziali dei loro cognomi. Con la SanCro Film realizzarono decine di film e scoprirono anche molti registi tra cui Marco Ferreri, che era a Roma senza soldi e indebitato da un' operazione produttiva andata male. Tentò di produrre un film di Antonioni, ma non avendo i soldi  fu estromesso dal produttore che lo sostituì, Franco Villani, anche se Ferreri aveva effettivamente anticipato alcune spese. Villani dovette però sobbarcarsi da solo le spese dell'intero film mentre negli accordi iniziali avrebbe dovuto dividere l'onere con Ferreri.
Così Ferreri visse in casa di Sansone per mesi e mesi, poi fuggì dai creditori andando in Spagna come rappresentante della Sancro film. Il viaggio fu propizio, là conobbe Rafael Azcona, talentuoso sceneggiatore con cui iniziò a collaborare. Finalmente tornò a Roma per girare "l'Ape Regina" ovviamente prodotto da Sansone e Chroscicki. (Clicca per il video)


Ugo Tognazzi e Riccardo Fellini fratello di Federico nel film "l'Ape Regina di Ferreri" prodotto dalla Sancro Film (Clicca per il video)



Alfonso Sansone
Mi è stato presentato Marco Ferreri un milanese che aveva studiato per fare il veterinario.
Ferreri non pensava di fare il regista ma pensava di fare il produttore, è venuto a Roma ha conosciuto noi, ha fatto anche qualche tentativo di produzione ma dal punto di vista economico disastrosi… allora a un certo punto si trovava in difficoltà e io gli ho suggerito di trasferirsi all’estero per non subire le conseguenze giuridiche, legali…e abbiamo aperto un ufficio a Madrid…

Agostino Sansone
Abbiamo dato a lui la rappresentanza per la Spagna, cosa che non è servita a nulla, si guardava bene dall’occuparsi di questo, viveva di anticipi…

Alfonso Sansone
Ferreri aveva incontrato un produttore spagnolo però aveva fatto un film che non è mai uscito, allora il secondo film ha preso lui la situazione in mano ed ha fatto la regia, si è auto nominato regista ed ha fatto il Cochecito che è stato il primo film di Ferreri tratto da un racconto di Azcona...


...Raphael Azcona era un redattore di un giornale umoristico che si chiamava “le codornize”, cioè l’anatroccolo dove pubblicava dei disegni e scriveva dei piccoli articoli da lì col contatto con noi si è trasformato in soggettista e sceneggiatore e si sono intesi benissimo con Ferreri e anche con me.

Chroscicki e Alfonso erano molto diversi, ma complementari. Henryk parlava molte lingue ed era un avventuriero con grandi capacità di convincere i distributori a comprare i suoi film (l'accordo con Levine gli permise di vendere "l'Ape Regina di Ferreri" ovunque), Sansone era riservato, anche timido, ma aveva una grande cultura per relazionarsi con gli intellettuali dell'epoca e cosa non da poco del denaro da investire. (Clicca per il video)


Levine con Marina Vlady e Chroscinsky


Levine e Chroscicki

Fu Henryk che presentò a Sansone la futura moglie, Olga Schafauer e fu Ferreri che disse a Sansone che Olga aveva un debole per lui. Olga e Alfonso rimasero insieme per tutta la vita.


Sansone e la moglie Olga

Un altra operazione felice di Henryk fu quella del Totalscope. Andò in Francia e convinse un tecnico che aveva realizzato delle lenti cinematografiche a dargli la licenza per noleggiarle. Il TOTALSCOPE fece incassare all'ATC molti soldi, in quegli anni diventò un must per gli italiani che volevano realizzare film aggirando il brevetto americano sul Cinemascope che aveva costi maggiori. (Clicca per il video)

Grazie alla doppia attività di noleggiatori e produttori Alfonso ed Henryk entrarono nel mondo del cinema, si associarono per alcuni film anche con il produttore Giuliani de Negri con cui produssero "l'oro di roma" di Carlo Lizzani e "un uomo da bruciare" dei fratelli Taviani (clicca per il video)


Riprese del film l'oro di Roma (Lizzani a sinistra Sansone a destra)

"Un uomo da bruciare" era un film che i Taviani avevano già iniziato a girare creando una loro società insieme a Valentino Orsini e Lionello Massobrio ma era rimasto incompiuto per mancanza di fondi. I Taviani riuscirono ad avere un appuntamento con De Negri e Sansone che decisero di subentrare e finire il film come produttori. L'operazione non fu un successo commerciale ma Sansone e Chroscicki diventavano sempre più noti.



Vittorio (sinistra) e Paolo Taviani

Vittorio Taviani
Io, Paolo e Valentino preparato questo film, messi i soldi anche dei parenti, rovinandoli ecc e cose del genere però niente non si riusciva assolutamente,  dopo un anno di sforzi terribili, di debiti, col nostro fattore si era fatto un tale debito che a un certo punto gli abbiamo detto entra nella produzione e quindi eravamo disperati, l’unica, l’ultima chance era proprio nell’ufficio di Sansone e Giuliani ...allora noi si va lì dicendo "è l’ultima speranza" eravamo veramente  disperati e pensavamo che se non riuscivamo a fare questo ultimo passo, dopo mille  fatti veramente forse per noi…bisognava spararsi perché noi ci eravamo detti io e Paolo arrivando dalla Toscana a Roma per fare cinema se dopo dieci anni non facciamo un film con gli ultimi soldi si prende una pistola e ci si ammazza...

...eravamo convinti di questo, ora chissà se l’avremmo fatto …allora ultima speranza siamo nell’anticamera dell’ufficio di Sansone, noi ci chiamavamo sbagliando la MOIRA FILM che dà un senso di destino…noi siamo lì che aspettiamo ci dissero “non entrate”… c’erano dentro Alfonso Giuliani e anche Chrosciki penso, a un certo punto si sente dire dopo un ora e mezza di attesa “la MOIRA avanzi!”...
...e allora Giuliani e Alfonso ci accolgono... Giuliani bel genovese quelli proprio genovesi fino al midollo e Alfonso invece questo gran signore siciliano,,,

Ci dicono “va bene questo film ci interessa” Giuliani naturalmente ci dice subito “quello che avete speso fino ad ora” perché noi si era speso molto “è chiaro che è azzerato” genovese puro insomma...



Sansone e Giuliani de Negri

Altri registi collaborarono con la Sancro Film, come Pietrangeli e Luciano Salce.


Robert Hoffmann Alfonso Sansone e Luciano Salce


"Il magnifico cornuto" film diretto da Antonio Pietrangeli vedeva protagonisti Claudia Cardinale e Ugo Tognazzi, un cast notevole per quegli anni.


Agostino e Alfonso Sansone in una scena del film "Il magnifico cornuto" di Pietrangeli.

Nella fotografia sotto una festa nella sede della Sancro Film per il film "come imparai ad amare le donne", oltre a Tognazzi con la moglie Franca Bettoia ci sono tra gli altri Elsa Martinelli, il regista Luciano Salce, Robert Hoffmann, Vittorio Caprioli e terza da sinistra una giovanissima Romina Power. 



Dopo i successi all'estero dei film western di Sergio Leone, lo spaghetti western rappresentò per l'Italia una incredibile possibilità di generare reddito da un'attività, quella cinematografica, che è sempre stata aleatoria e non sempre redditizia.
Henryk non si fece sfuggire questa possibilità e utilizzando i suoi contatti all'estero contattò diversi attori hollywoodiani per mettere in piedi degli spaghetti western che potessero allettare le distribuzioni internazionali.
Con la Sancro Film Sansone e Chroscicki ne produssero diversi coinvolgendo star come Telly Savalas, James Coburn, John Phillip Law e Lee Van Cleef, Jack Palance ma anche Giuliano Gemma e Bud Spencer.


Sansone accoglie Jack Palance a Roma in aeroporto

Uno dei western prodotti dalla Sancro che ebbe maggior successo in USA fu "da uomo a uomo" (Death rides a horse) diretto da Giulio Petroni. Il film era scritto da Luciano Vincenzoni allora sceneggiatore sulla cresta dell'onda molto amico di Ilya lopert capo della United Artists in Europa.


Ilya Lopert (a sinistra) con Vincenzoni (Archivio Sara Vincenzoni)

La combinazione per fare il film fu come spesso accadeva in quegli anni casuale ma fortunata. Sia Petroni  che il produttore Lombardo conoscevano Vincenzoni e i rapporti che aveva con Lopert, perchè Vincenzoni aveva già scritto due film di Sergio Leone (in tutto ne scriverà tre N.d.R.), (Clicca per il video) per cui proponendogli di scrivere la sceneggiatura si assicurarono la partecipazione della UA e di Lopert. Lombardo poi scelse Sansone e Chroscicki come produttori esecutivi per mettere in piedi il progetto e organizzare il tutto. Durante le riprese tra Vincenzoni che era presente sul set e il regista Petroni i rapporti furono pessimi (quasi sfociarono in rissa) ma comunque il film fu completato e andò molto bene anche grazie alla efficiente distribuzione della UA.


Vincenzoni la compagna Doris Pignatelli e Lee van Cleef sul set del film "da uomo a uomo"


"Da uomo a uomo" regia di Giulio Petroni

  

"Il grande duello" regia di Giancarlo Santi, "i giorni dell'ira" di Valerii, "si può fare...amigo" di Lucidi

I registi che furono contattati per i western della Sancro film erano anche molto giovani ma Sansone e Chrosciki gli diedero fiducia permettendogli di realizzare il loro primo film come nel caso di Giancarlo Santi o Tonino Valerii che aveva appena esordito come regista. Entrambi erano stati assistenti di Sergio Leone e questo per i due produttori era comunque una garanzia. (clicca per il video)

Tonino Valerii
Conobbi prima Sansone e poi Chrocoski tramite un operatore con cui avevo lavorato Stelvio Massi, il quale mi disse che secondo lui erano due ottimi produttori  specialmente per un giovane debuttante...

Franco Avenia
fu detto anche da me ad essere onesto, perché iniziavo ad avere confidenza : “Alfonso ma vale la pena?” Perché lui mise in mano a Tonino Valerii due mostri sacri per l’epoca che erano Lee van Cleef e Giuliano Gemma…dissi “questo se sbaglia è una bagno di sangue che non finisce mai”.

Tonino Valerii

Per quel che riguarda Van Cleef è che io avevo lavorato con Sergio Leone quando ha fatto con Lee van Cleef il suo western famoso, poi io lo richiamai e lui fu felice di tornare in Italia a lavorare con me.

Così in quegli anni Alfonso ed Henryk diventarono due produttori affermati, lavorano con Rizzoli, Lombardo, Ponti, Levine e tanti altri.  (clicca per il video)
Rafforzarono il loro rapporto con Tognazzi che era in quel periodo l'attore più pagato in Italia e produssero anche "il fischio al naso" diretto dallo stesso Tognazzi.



Tognazzi firma un contratto con la Sancro Film

Anni dopo, quando la SanCro venne chiusa, Sansone produsse il suo ultimo film "Giorni felici a Clichy" di Claude Chabrol. Il film purtroppo fu un insuccesso e segnò l'uscita di Sansone dal panorama produttivo italiano. (Clicca per il video).


Sansone durante le riprese del film di Chabrol con Ingrid Hogtun


Sansone con Chabrol

In seguito Sansone iniziò a distribuire film d’autore e portò in Italia le opere di Jodorowsky, Wenders, Fassbinder, Herzog e Rohmer.
In questo periodo si associò con Sanchez un regista che aveva creato la società Elephant. Provarono a realizzare dei film ma la morte di Sanchez decretò la chiusura della società.
Con l'avanzare degli anni e di alcuni problemi fisici Sansone si ritirò a Trevignano località sul lago di Bracciano.
Chroscicki morì alcuni anni prima di Sansone, nel 2000.
Dopo la chiusura della Sancro Film continuò ad occuparsi di mezzi tecnici creando la Cosmovision e successivamente la Technovision, collaborando anche con Francis Ford Coppola in Apocalypse Now (Clicca per il video).
Aprì succursali della società ovunque, Londra, Parigi ed anche Hong Kong. Nella Technovision di Roma entrò a lavorare rimanendo poi come responsabile, Harald Buggenig nipote di Olga Sansone, che aveva già lavorato in ATC. Chrosciki poi si spostò a Londra ed in seguito a Parigi dove morì.

C.C.
 






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