sabato 1 febbraio 2020

13 Dai Pulcini di Quarantotti alle comete di Visconti Gino Pizzati (Regia Aeronautica - ANR)




Gino Pizzati dopo aver conseguito il brevetto C di volo a vela nei campi estivi della Gioventù Italiana del Littorio si arruola nella Regia Aeronautica. Dopo il corso di pilotaggio viene assegnato al 6° stormo. In seguito combatte sui cieli di Malta con il RE 2001. Con il Gruppo viene poi assegnato alla difesa notturna di Napoli. Ottiene la Medaglia d'argento sul campo dopo aver disputato oltre 10 combattimenti abbattendo anche alcuni aerei nemici (in totale a fine guerra saranno 5).

L'8 settembre senza ordini torna a nord verso casa. Là ritrova Bonet, Bajlon e Visconti che stanno costituendo l'Aeronautica Nazionale Repubblicana. Decide di aderire.


Pizzati è testimone dello scontro tra Visconti e il comando italiano che vuole accettare l'annessione dell'ANR alla Luftwaffe. Visconti si strappa i gradi dalla divisa per protesta e dopo giorni concitati riesce a far si che l'inglobamento venga evitato.

Con Visconti e gli altri Pizzati parte per la Germania per conseguire l'abilitazione alla guida dei caccia tedeschi Messerschmitt BF 109.

Pizzati è anche tra i pochi piloti mandati da Visconti ad imparare il pilotaggio del Messerschmitt ME 163 Komet con motore a razzo. Pizzati e gli altri faranno il corso ma non potranno pilotare il Komet a causa del maltempo. Tornato in Italia Pizzati vedrà la fine del Primo gruppo caccia e di Visconti...

Durata 115 minuti - Lingua ITALIANO / No sottotitoli



Negli extra SCENE INEDITE e  il video CHI ERA VALERIO STEFANINI













ADRIANO VISCONTI








PILOTI DEL PRIMO GRUPPO CACCIA IN GERMANIA


GINO PIZZATI

venerdì 31 gennaio 2020

12 SABBIA E FERRO Carlo Volontè (Regio Esercito)




Carlo Volontè, classe 1921 - croce di guerra al valore militare - racconta la sua esperienza di guerra.

Volontè si arruolò nel 1940 e dopo l'iter addestrativo venne assegnato alla Divisione Ariete e inviato in Africa, dove combattè come radiotelegrafista, su un semovente 75/18.

Nell'intervista Volontè narra con grande sincerità la vita e le difficoltà dei militari italiani al fronte. Carri malfunzionanti, riserve di uomini e materiali che non arrivavano, armi vestiti e viveri insufficienti.

Dopo la battaglia di El Alamein, si rifugiò a Tunisi, dove venne catturato. Lavorò come bracciante e pescatore ad El Bibane, in una azienda agricola gestita da un maltese e tornò in patria nel 1946.

Durata 52 minuti - Lingua ITALIANO / No sottotitoli

Negli extra SCENE INEDITE e  il video DALLE BATTERIE A CAVALLO AI SEMOVENTI










Mentre i veterani intervistati aumentavano di numero, cominciai a distribuire in piccole quantità i DVD attraverso alcuni punti vendita. 
Uno di questi, che sicuramente tutti gli appassionati di storia militare conoscono, è La Libreria Militare di Milano. 
Grazie a Federico Pejrani che ci lavora, ho avuto la possibilità di incontrare altri due veterani, Carlo Volontè e Giovanni Peroncini. 
Volontè era stato marconista sul carro M14 ed aveva combattuto ad El Alamein. 

Qualcuno dice che sia stato lui a inviare il famoso ultimo messaggio : «Carri nemici fatta irruzione ... Con ciò ARIETE accerchiata ... Carri ARIETE combattono!» 
Glielo chiesi e Carlo non smentì ma non confermò, perchè essendo un uomo veramente onesto, non voleva attribuirsi meriti non suoi, e disse molto semplicemente "potrei effettivamente essere stato io a inviare quella comunicazione, come potrebbe anche essere stato qualcun altro. Non saprei."

Dopo la battaglia di El Alamein riparò a Tunisi dove fu catturato.
Parte del periodo della prigionia lo passò a Ben Gardane, come lavorante per un maltese che aveva un'azienda agricola là. 
Questo maltese un giorno si presentò al campo di prigionia e portò via con se, accordandosi con gli Inglesi, alcuni prigionieri da utilizzare come lavoranti. Tra questi c'era Volontè.
Finalmente dopo due anni anche Carlo fu rimpatriato. 

Tornato a Milano ricominciò a lavorare.
I primi anni fece il cameriere ed un giorno nel ristorante dove lavorava si ritrovò davanti il maltese che gli offrì di tornare a Ben Gardane, per lavorare ancora nell'azienda agricola. Sicuramente Volontè aveva lasciato un ottimo ricordo. Comunque non accettò e fece altro.

Anche la famosa soprano Maria Callas, che lo conobbe a Milano, gli propose di lavorare per lei, ma anche in quel caso declinò l'offerta.
Una curiosità, mi mostrò un libro dove si parlava di El Alamein e lui veniva citato come fratello dell'attore Gian Maria Volontè ... mi spiegò che in realtà  era il cugino.

giovedì 30 gennaio 2020

11 L'AVIATORE - Umberto Bernardini (Regia Aeronautica)



L'AVIATORE - UMBERTO BERNARDINI E LA SUA STORIA


Umberto Bernardini sin da ragazzo voleva essere un aviatore.
E' riuscito a realizzare il suo sogno entrando nella Regia Accademia Aeronautica nel corso Vulcano.

L'8 settembre Bernardini fugge a sud per continuare a combattere nella guerra di liberazione.

Vola sui bombardieri Martin Baltimore partecipando a molte missioni. In quei giorni capisce la differenza tecnologica che c'è tra l'aeronautica Statunitense e la Regia Aeronautica. Agli alleati non manca nulla, carburante, pezzi di ricambio, uomini ma soprattutto aerei migliori.

Bernardini è tra gli equipaggi che partiti da Campomarino effettuano l'ultimo volo di guerra della Regia Aeronautica, il 5 maggio del 1945.
Altrove la guerra è già finita. Finalmente anche loro quel giorno ricevono l'ordine di tornare a casa "...per cessazione delle ostilità sul fronte balcanico..."

Dopo la guerra tramite il colonnello Paolo Moci suo superiore, viene assegnato al reparto sperimentale.
Nel 1953 viene inviato, primo pilota in Italia, a frequentare il corso per piloti collaudatori presso la Empire Test Pilots School in Inghilterra.
In quell'occasione a bordo di un F86 Sabre dell'Aeronautica Militare Canadese  è il primo italiano a volare oltre il muro del suono.



Negli anni della pensione, con l'amico e collega Giorgio Bertolaso, partecipano al primo giro del mondo per aerei da turismo, con un Piper soprannominato BeBè (Bernardini - Bertolaso).
Volano per oltre 35.000 km per un totale di 22 giorni. E' il 1992.
Per l'impresa vengono decorati con la medaglia d'oro al Merito aeronautico.
Umberto Bernardini nella sua carriera di pilota collaudatore ha volato su 101 differenti modelli di aeroplani, elicotteri e alianti.

Durata 49 minuti - Lingua ITALIANO / No sottotitoli

Extra 1) Un Bebè al giro del mondo 2) I caccia della Regia Aeronautica








IL 2 OTTOBRE IL COMUNE DI CASTELNUOVO DI PORTO HA RICORDATO IL GENERALE UMBERTO BERNARDINI COMMEMORANDONE I CENTO ANNI DELLA NASCITA CON UN EVENTO PRESIEDUTO DAL SINDACO RICCARDO TRAVAGLINI E PRESENTATO DA GIOVANNI CURCURUTO.
HANNO COLLABORATO ALLA REALIZZAZIONE IL VICE SINDACO VALENTINA PIREDDA E VANIA DI MEO.
SONO INTERVENUTI TRA GLI ALTRI VIVIANA BERNARDINI, GORIVIANO BERNARDINI, STEFANO BERNARDINI, UMBERTO BROCCOLI, IL MAESTRO LUCA BERNARDINI, IL GEN. S.A. SETTIMO CAPUTO, IL GEN. B.A. ROBERTO DI MARCO E IL SEGRETARIO GENERALE DELL'ASSOCIAZIONE PIONIERI DELL'AERONAUTICA BACCHINI,  GUIDO E ANTONIO BERTOLASO, OLIVIA E CAMILLA BERNARDINI E MOLTI ALTRI.
ERANO PRESENTI ANCHE LUCIANO MARCHES E ALESSANDRO BOLZAN MARIOTTI POSOCCO DEL CORSO FALCO 3.










Viviana Bernardini  Luciano Marches 
e il Vicesindaco Valentina Piredda


PIER LUIGI M. BACCHINI 
SEGRETARIO GENERALE ASSOCIAZIONE PIONIERI DELL'AERONAUTICA

Da sinistra Il Generale B.A. CAPUTO e il Sindaco RICCARDO TRAVAGLINI


VIVIANA BERNARDINI E IL SINDACO RICCARDO TRAVAGLINI E LA VICE SINDACO VALENTINA PIREDDA






Il Generale Bernardini era l'uomo dei record, primo pilota Militare Italiano a superare la barriera del suono, su un F86 dell’Aeronautica Canadese, quando era in Inghilterra per il corso da pilota collaudatore, che tra l’altro nel dopo guerra fu il primo a frequentare. Aveva fatto parte del Reparto Sperimentale, per cui aveva volato su moltissimi aerei, vantava 101 passaggi macchina... aveva volato con tutto, dagli alianti ai quadrireattori, passando per il mitico Starfighter che mi disse di sognare la notte.

Era del corso Vulcano. 
Aveva combattuto nel gruppo Baltimore, per cui avete già capito che dopo l'8 settembre era nella fazione del sud.
Questo non significa che non avesse compreso la scelta di alcuni suoi colleghi di aderire alla RSI. 
Fu proprio un suo amico che era stato nell’Aeronautica Nazionale Repubblicana, Cesare Erminio, a consigliarmi di intervistarlo.
Erano in ottimi rapporti, anche se dopo l' 8 settembre avevano fatto scelte diametralmente opposte.
Bernardini rimase fedele al giuramento al Re e passò le linee tornando volontariamente nel sud dove la Regia Aeronautica si stava riorganizzando.
Per cui lui fece una scelta ben precisa, rischiando anche di essere catturato.
Per lui non fu una questione geografica come per molti altri, che trovandosi a nord rimasero là solo per quel motivo.
Dopo l'intervista ci saremmo dovuti rivedere perché voleva aggiungere alcuni aneddoti riguardanti la sua carriera nel dopo guerra. Io intanto continuai la ricerca di veterani.

Purtroppo il Generale scomparve improvvisamente e la seconda parte dell'intervista non si fece mai.
Il completamento del documentario lo devo al Comandante Paolo Monti che mi aiutò a rimettermi in contatto con la moglie del Generale e la figlia Viviana. 
Paolo Monti era stato compagno di corso in Accademia Aeronautica del marito di Viviana Bernardini, Luciano Marches, anche lui figlio di un noto Generale Pilota dell'AM.

Come detto prima, nel frattempo intervistai il Generale Alessandro Setti e anche altri veterani, fino a che Paolo Monti mi aiutò a organizzare l'incontro con la figlia del Generale e ad acquisire alcune foto preziose per il documentario.

Bernardini dopo la guerra concluse la carriera come addetto militare dei Presidenti Leone e Pertini. Era un pilota nato, tanto che quando era già in pensione con l'amico e collega Giorgio Bertolaso fecero il giro del mondo a bordo di un Piper soprannominato Be'Be' (Bernardini/Bertolaso) non ne sono sicuro ma credo che ancora oggi siano l'equipaggio piu' anziano ad aver portato a termine l'impresa. 
Ricordo però che il Generale mi raccontò che un giorno a Ponte Milvio a Roma incontrò l'Ammiraglio Birindelli, che sapendo della preparazione del viaggio gli disse "Tu e Bertolaso siete due pazzi!". 
Quando il viaggio era finito si rincontrarono di nuovo e Birindelli gli disse : "ti avevo detto che eravate due pazzi, ma sbagliavo, siete due grandi piloti per essere riusciti a tornare vivi!".

Claudio Costa




 

 

10 QUANDO PEDRO VOLAVA Costantino Petrosellini (Regia Aeronautica)

QUANDO PEDRO VOLAVA




Costantino Petrosellini, classe 1921 è sottotenente pilota di complemento quando viene assegnato alla 41ª Squadriglia del 63º Gruppo, basata sull'aeroporto di Campoformido ad Udine.
Pilotando un ricognitore biplano Ro.37 compie le sue prime missioni di guerra contro la Jugoslavia.
Nel luglio del 1941 inizia l'addestramento sul Macchi M.C.200 e viene assegnato al secondo Stormo in Africa. In seguito torna in Italia ritrovandosi a Napoli il giorno dell'8 settembre. Con il suo comandante e gli altri componenti del Gruppo vola a Sciacca per arrendersi agli Alleati. La sua guerra finisce praticamente in quei giorni anche se continua a fare qualche altra missione.
Durante la sua carriera è stato decorato con 3 Medaglie d'argento al valor militare e una Croce di Guerra, oltre ad ottenere una promozione per meriti di guerra. Ha abbattuto 5 aerei nemici tra cui una Fortezza volante.
Dopo la guerra ha continuato a volare nell'Aeronautica Militare entrando nel reparto sperimentale.
E' stato il collaudatore dell'Aerfer Sagittario 2.
Lasciata l'Aeronautica Militare ha proseguito a volare in Alitalia come primo Comandante. E' deceduto a Roma il 21 gennaio 2015.

Durata 75 minuti - Lingua ITALIANO / No sottotitoli

Extra 1) Scene inedite 2) Aerfer Sagittario 2

disponibile in 3/5 giorni lavorativi 





mercoledì 29 gennaio 2020

8 SOPRA E SOTTO I MARI Ottorino Beltrami (Regia Marina)

SOPRA E SOTTO I MARI




Ottorino Beltrami (1917-2013) frequenta il corso Pirati nella Regia Accademia della Regia Marina. Dopo aver navigato su diversi incrociatori, viene mandato alla scuola sommergibili di Pola. Dopo alcune esperienze agli ordini di Virgilio Spigai comanda il sommergibile Acciaio.
Ferito in un bombardamento mentre l'Acciaio è fermo in porto, perde una gamba e viene mandato in convalescenza.
Dopo l'8 settembre fugge a sud ed entra nel SIS della Marina agli ordini dell'Ammiraglio Maugeri.
Terminata la guerra incontra Adriano Olivetti e decide di congedarsi.
Per Adriano Olivetti segue il piano Marshall e successivamente è amministratore delegato della Olivetti, Finmeccanica, General Electric, presidente della Sip e dell'Assolombarda.

Durata 45 minuti - Lingua ITALIANO / No sottotitoli

Extra 1) IL CODICE DELLO SPIRITO DEL SERCHIO Video con L'Ammiraglio Gino Birindelli 2) Chi era il Marinaio Mario Carletti