lunedì 7 dicembre 2020

 Testimonianze di incidenti con aerei militari

1931-1935






1938

IMAM RO 43  GEN.S.A. ORESTE GENTA




MARIO AIMI

1939

ATTERRAGGIO DI EMERGENZA CON IMAM RO 37





UMBERTO BERNARDINI

25APRILE 1945

ATTERRAGGIO CON MOTORE IN FIAMME CON

MARTIN BALTIMORE


COSTANTINO PETROSELLINI

FLAMEOUT

AERFER SAGITTARIO 2



DANTE GOLINELLI

FLAMEOUT CON F-86 SABRE


GEN. S.A. ANTONIO PELLICCIA

ATTERRAGGIO DI EMERGENZA CON T6


CESARE PALMIERI
PIANTATA MOTORE CANT Z 501

ANNO 1940





GIOVANNI CARPENTIERI

20 MAGGIO 1960

LANCIO DA RF 84 F





Giovanni Carpentieri


Giovanni Carpentieri



Giovanni Carpentieri e il pittore Crippa


Giovanni Carpentieri pittore


Giovanni Carpentieri pittore


COMANDANTE ANTONIO MAURETTO
01  AGOSTO  1960
LANCIO DA F 84 F




COMANDANTE MARCELLO GIULIANI
LANCIO DA FIAT G.91



GEN. B.A. ADELIO DAL MAS

10 MAGGIO 1965
LANCIO DA MB 326










COMANDANTE ENRICO LUCIDI

Lancio da F 86 K

28 OTTOBRE 1971







MANLIO GIAMMONA

LANCIO DA F-104 G

29 OTTOBRE 1964


GIUSEPPE DUGNANI 

LANCIO DA F-84 F


COMANDANTE SERGIO BEDESCHI

17 06 1964  CADUTA IN VITE CON F 86 K












COMANDANTE AURELIANO BRUTTI
LANCIO DA F-104 G 
29/07/1969 



AURELIANO BRUTTI



AURELIANO BRUTTI


AURELIANO BRUTTI


AURELIANO BRUTTI


AURELIANO BRUTTI


AURELIANO BRUTTI


AURELIANO BRUTTI




AURELIANO BRUTTI







COMANDANTE MARCO MASALA
LANCIO DA LOCKHEED RT-33 A








Marco Masala


Marco Masala



Marco Masala










MASALA - MATRIMONIO DOPO L'INCIDENTE













Marco Masala

COMANDANTE SERGIO BEDESCHI

10 05 1969 INCIDENTE IN DECOLLO CON RT 33










DARIO ALOISI
LANCIO DA F-104 S
05/09/1988 







Dario Aloisi



Dario Aloisi









14 dicembre 1995
AVARIA GEAR BOX SINISTRA IN ATTERRAGGIO con TORNADO

CORDIALE MICCIO





GIORGIO MORESCHINI
LANCIO DA MB-339



GENERALE DI DIVISIONE GIULIANO GIRELLI
LANCIO DA F-104
15/02/1975
 



GENERALE DI DIVISIONE GIRELLI
LANCIO DA F-104 S
18/09/1973










GENERALE S.A. MARIO ARPINO
LANCIO DA F-104 F
27/07/1964








Il Generale Arpino con alcuni paracadutisti della Folgore











GEN. S.A. VINCENZO CAMPORINI
INCENDIO RF-104 G
12 DICEMBRE 1973







BLACK OUT HARRIER
AMMIRAGLIO DI SQUADRA PAOLO TREU
26 FEBBRAIO 1992








COMANDANTE RENZO PONZANELLI
LANCIO DA F-104
 23/05/1977








LEONARDO BURELLO
LANCIO DA F-104 G












Burello - Matrimonio dopo l'incidente






COMANDANTE ALBERTO BIAGETTI
LANCIO DA F-104 S







COMANDANTE ALBERTO CASAMATTI
15 SETTEMBRE 1983
LANCIO DA F104 S





GEN. S.A. GIULIO MAININI
AVARIA CON F 104 G








GEN. B.A. SALVATORE LISTA
AGOSTO 1985
FUORI CAMPO CON TWIN ASTIR




GEN. B.A. SALVATORE LISTA
ATTERRAGGIO DI EMERGENZA CON SIAI 208 VV 81
12 GENNAIO 1990







ROBERTO RIPAMONTI
LANCIO DA F-104 S ASA
23/04/1991




Comandante del IX Gruppo Caccia


GENERALE S.A. MARCELLO CALTABIANO
LANCIO DA TF-104 G
10 FEBBRAIO 1969




Marcello Caltabiano in volo Foto scattata da Cesare D'eredità


Marcello Caltabiano


FRANCESCO DE LIGUORO
GENESIO STOCCO
ATTERRAGGIO DI EMERGENZA
CON C119 J
23 GIUGNO 1969

EQUIPAGGIO
Ten.pil. Francesco DE LIGUORO, S.ten.pil. Mario GIOVANNINI, Serg.mot. Roberto PELACCHI, Serg.marc. Aldo ROSSI, Serg.EMB Genesio STOCCO, Serg.magg. mont. Guerino BEVACQUA. 

SQUADRA DEL GEV : 
M.llo mot. Guerrino SANDONI, M.llo mot. Dino BARGELLINI, Serg.magg.mot. Abdon BERNI, Serg.magg.EMB Lido LUZZI, 1°Av.mot. Giuseppe DI NOTA. 

Stocco, Bevacqua e Rossi rimasero invalidi per cause di servizio.

FRANCESCO DE LIGUORO


GENESIO STOCCO




ROBERTO VALOTI
LANCIO DA AMX
4 FEBBRAIO 1992




COMANDANTE STEFANO GINOBBI
AVARIE SU G -91 Y





GEN S.A. ALBERTO ROSSO
PERDITA OLIO SU F-104



CPT. GIORGIO STAWOWCZYK
EMERGENZA CON AB 204







COMANDANTE MAURIZIO ROSSI
AVARIA CARRELLO G-91 R
APRILE 1990








FRANCO PARASCOSSO
LANCIO DA F-4D PHANTOM
12 MAGGIO 1971
TESTIMONIANZA DEL COMANDANTE AURELIANO BRUTTI





TESTIMONIANZA DEL COMANDANTE FRANCO PARASCOSSO
LANCIO DA F-4D PHANTOM
12 MAGGIO 1971

Nel lontano 1971 mi trovavo in forza al 20° Gruppo, aeroporto di Grosseto, in qualità di istruttore di F-104. Il 10 Maggio di quell’anno, insieme ad Aureliano Brutti fummo inviati, con due velivoli TF-104G, a Gioia del Colle, dove era rischiarato uno squadrone di Phantom americani di stanza a Bitburg.

Il nostro compito era quello di volare con decollo in coppia (TF-104 e Phantom), il giorno 11 maggio, Aureliano con pilota americano sul Phantom ed io col Magg Rowley sul TF, mentre il giorno dopo si doveva effettuare lo stesso volo ma ad equipaggi invertiti. 

Lo scopo era quello di confrontare le capacità di salita dei due aerei, dato che sembra  vi fosse un certo interesse per far acquistare il Phantom all’Aeronautica Italiana, perché più consono al  nostro teatro operativo. Il primo confronto aveva palesato una leggera superiorità del TF nel raggiungimento della quota di 35000 ft.

Il 12 Maggio, prendevo posto, come previsto, nell’abitacolo posteriore del Phantom ed in coppia col TF iniziavamo la corsa di decollo verso nord. 

Guardando nello specchietto retrovisore notavo che dai bordi alari fuorusciva un getto di carburante di cui informavo il pilota Magg Rowley il quale mi rispondeva “non ti preoccupare” (never mind), dal che  compresi che stava alleggerendo l’aereo per migliorarne le prestazioni in salita. 

Raggiunta la quota di 35000 ft ad una velocità di circa 220 kts indicati, l’americano mi dice: "ora ti faccio vedere come il Phantom manovra bene"  ed inizia una virata a sinistra verso il TF con a bordo Aureliano che era più basso di circa 2000 ft. 

Di colpo l’aereo stalla verso destra ed inizia ad avvitarsi. All’inizio  pensai ad uno scherzo ma quando i giri di vite si susseguirono con accelerazioni negative e positive, testate sul tettuccio  (meno male che c’era il casco ), mi  resi conto che la situazione era molto più seria e quindi mi  preparai ad un eventuale lancio afferrando la maniglia di eiezione.

Tuttavia, considerando la notevole quota, speravo ci fosse il tempo per uscire da quella situazione. L’estrazione del parafreno con stabilizzazione in picchiata dell’aereo mi sembrò la manovra risolutiva, senonche’ lo sgancio (forse un po’precipitoso) fece tornare il velivolo nella situazione di vite. Sotto vi era uno strato compatto di nuvole, per cui non avendo la possibilità di valutare la distanza da terra decisi di lanciarmi prima di entrarvi. Lo stesso pensiero credo l’abbia avuto il Magg Rowley perche mi  informò di tenermi pronto per l’eiezione (stand by to bail out ). 

Il lancio fu traumatico, con un dolore lancinante alla schiena ed una breve perdita di conoscenza mentre si svolgevano gli automatismi di apertura del paracadute pilota di stabilizzazione e separazione dal seggiolino e quindi il paracadute di caduta. 

Inizialmente ero un corpo morto, non riuscendo a muovere neppure un dito, per cui, ritenendo di essere sul mare, pensavo che non me la sarei cavata pur essendo un buon nuotatore. 

Poi con il freddo intenso ed il ghiaccio che mi punzecchiava la faccia (ero entrato nello strato di nuvole, ritengo tra  i 20000 e i 15000 ft ), piano piano ripresi il movimento delle mani e dopo un certo tempo anche quello delle braccia. 

Dopo essere uscito dalle nuvole, con le gambe che non mi reggevano,  piombai in un prato ricevendo un’insaccata micidiale. Avevo bisogno di aiuto per rimettermi in piedi ma per quanto chiamassi non c’era nessuno. 

Dopo qualche tempo mi  tornarono le forze e mi avviai lungo un sentiero che conduceva verso un casolare disabitato. Raggiuntolo  venivo assalito dal cane da guardia e dovetti  ritornare sui miei passi. 

Nel frattempo gli abitanti del paese, nei pressi del quale era atterrato il pilota americano, e dal quale erano stati avvertiti che vi era un altro pilota, iniziarono una ricerca nella zona circostante sino a che mi  trovarono. 

In seguito giunse un elicottero da Gioia del Colle che insieme al Magg Rowley ci  riportò alla base di Gioia. Dopo le visite mediche il Magg Rowley restò immobilizzato su una sedia a rotelle (forse si era lanciato in G negativi) mentre io avevo perso 2 cm di altezza. 

Il Phantom era caduto nell’alveo di un ruscello senza creare danni, mentre il tettuccio aveva colpito una conigliera mandando al creatore qualche bestiola.

Ovviamente la vicenda ebbe degli strascichi specialmente per le varie congetture sulle cause di ciò che era successo (si pensava a finti combattimenti aerei con manovre azzardate ), ma probabilmente la causa principale era dipesa da un problema che aveva il Phantom a bassa velocità. 

Dopo qualche giorno  intervenne una commissione d’inchiesta composta da personale americano e italiano di cui faceva parte anche il Magg. Leoni del corso Pegaso. 

Mi  raccontò l’incontro tra le autorità comunali e la commissione americana. Il sindaco aveva scelto come interprete una ragazza del posto che parlava un po’ l’inglese, ma con molta difficoltà con i termini aeronautici. 

Ad un certo punto l’ufficiale americano  chiese di visionare il pezzo di tettuccio del phantom  (piece of canopy) custodito dai carabinieri; ora il termine “canopy”, sconosciuto alla ragazza interprete,  accoppiato a “piece”(piss),  la portò a pensare che l’ufficiale avesse una necessità fisiologica e che  volesse usufruire dei locali dei Carabinieri.  Il sindaco, leggermente risentito, faceva notare che anche il Comune aveva locali idonei a (piss). 

Alle insistenze dell’americano per andare dai Carabinieri si contrapponevano le resistenze del sindaco perché venissero usate le strutture del comune, tanto che per evitare guai diplomatici intervenne  Leoni per risolvere l’incomprensione.