La Roma fu una nave da battaglia della classe Littorio.
L'8 settembre, quando Badoglio rese nota la notizia dell'armistizio firmato alcuni giorni prima a Cassibile, la nave si trovava a La Spezia pronta a muovere per affrontare le navi alleate impiegate a proteggere le truppe impegnate nello sbarco di Salerno previsto per il giorno successivo.
La regia Nave Roma
L'Ammiraglio Bergamini era stato avvertito dall'Ammiraglio de Courten di tenersi pronto. (Clicca per il video)
(Ammiraglio Carlo Bergamini)
Bergamini confessò a suo figlio Pier Paolo già nel luglio del 43, che era certo di morire in una eventuale battaglia contro le forze nemiche perchè soverchianti. (clicca per il video)
Nella giornata dell'8 settembre l'ammiraglio Bergamini venne avvertito telefonicamente dall'ammiraglio Raffaele De Courten dell'armistizio e delle clausole che riguardavano la flotta, che prevedevano il trasferimento immediato delle navi italiane a Malta.
Bergamini accettò con riluttanza gli ordini e salpò alle 03:00 del mattino del 9 settembre.
(Una sala della corazzata Roma)
Insieme alla Roma c'erano le corazzate Vittorio Veneto e Italia e gli incrociatori Montecuccoli, Eugenio di Savoia e Attilio Regolo, i cacciatorpediniere Mitragliere, Fuciliere, Carabiniere e Velite i cacciatorpediniere Legionario, Oriani, Artigliere e Grecale ed una Squadriglia di torpediniere formata da Pegaso, Orsa, Orione, Ardimentoso e Impetuoso.
La formazione dopo alcune ore si ricongiunse con il gruppo navale proveniente da Genova, formato dalle unità Garibaldi, Duca d'Aosta e Duca degli Abruzzi, preceduti dalla torpediniera Libra.
La formazione navale era infine composta da ventitré unità.
Pur avendo l'ammiraglio Bergamini richiesto una scorta aerea, quasi tutte le squadriglie da caccia in Sardegna e Corsica erano in trasferimento verso Roma, e solo quattro Macchi M.C.202 decollarono, ma non essendo stato indicato che la flotta navigava ad ovest e non ad est della Corsica, la cercarono senza esito per oltre un'ora.
Quando la flotta stava per giungere al punto più stretto delle Bocche di Bonifacio, l'ammiraglio Bergamini ricevette da Supermarina un messaggio con il quale si comunicava che La Maddalena era stata occupata dai tedeschi e gli venne ordinato di dirigersi a Bona in Algeria.
Verso le 15:10, al largo dell'isola dell'Asinara la formazione fu sorvolata ad alta quota da ventotto bimotori Dornier Do 217K.
Gli aerei sganciarono bombe teleguidate Ruhrstahl SD 1400, conosciute dagli Alleati con il nome di Fritz X. (Clicca per il video)
Una prima bomba fu diretta contro l'Eugenio di Savoia, cadendo a circa 50 metri dall'incrociatore senza provocare alcun danno, come ricorda Callisto Cosulich allora giovane ufficiale imbarcato sulla nave. (clicca per il video)
(Corazzata Roma)
Callisto Cosulich
Gli aerei fallirono una prima volta il tiro contro la corazzata Roma ma poi la nave venne centrata tra le torri antiaeree da 90 mm; un secondo colpo centrò la nave verso prua, sul lato sinistro fra il torrione di comando e la torre sopraelevata armata con cannoni da 381 mm. (video)
I depositi di munizioni deflagrarono e la torre con i cannoni da 381 mm saltò in aria cadendo in mare; la torre corazzata di comando fu investita da una vampata. Morirono l'ammiraglio Bergamini e il suo Stato Maggiore. (Clicca per il video)
La regia Nave Roma in fiamme
Mitragliere e Carabiniere invertirono immediatamente la rotta per recuperare i superstiti del Roma, seguiti da Regolo e Fuciliere. A queste unità si aggiunsero le torpediniere Pegaso, Orsa e Impetuoso.
A prendere il comando della flotta dopo l'affondamento del Roma, fu l'ammiraglio Oliva, (Clicca per il video) che era a bordo dell'Eugenio di Savoia (clicca per il video) ed era il più anziano tra gli ammiragli della formazione.
Sette navi si fermarono a recuperare morti e feriti mentre il resto della squadra proseguì la navigazione dirigendo verso Malta, destinazione scelta dagli Alleati.
Per ulteriori informazioni potete visitare l'Archivio Storico di Giovan Battista Conti (Clicca qui)
Le testimonianze del Comandante Pier Paolo Bergamini e del critico cinematografico Callisto Cosulich sono state raccolte in due documentari : Mio padre, il mare, i deserti e Una lunga vacanza
Le testimonianze del Comandante Pier Paolo Bergamini e del critico cinematografico Callisto Cosulich sono state raccolte in due documentari : Mio padre, il mare, i deserti e Una lunga vacanza
(Clicca sull'immagine per vedere i trailers)
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