martedì 31 marzo 2020

39 DALLA FOLGORE AI GRUPPI DI COMBATTIMENTO - Luigi Tosti (Regio Esercito)







DVD 1 DALLA FOLGORE AI GRUPPI DI COMBATTIMENTO

Luigi Tosti dopo essere partito per il servizio militare in Fanteria viene a sapere di una nuova specialità del Regio Esercito : i Paracadutisti. Chiede di esservi ammesso. Arriva a Tarquinia dove è tra i primi paracadutisti brevettati in Italia.
Conosce il Colonnello Baudoin, Ruspoli e Visconti di Modrone.
In seguito viene addestrato come guastatore e inviato in Africa. 
Ferito durante uno scontro con gli inglesi non arriverà alla battaglia di El Alamein. 
Lasciati i suoi commilitoni arriva a Roma all'ospedale del Celio dove inizialmente rischia di perdere una gamba. 
Fortunatamente il destino lo aiuta, riesce a guarire e ancora zoppicante torna in caserma e dopo un addestramento a Firenze viene inquadrato nella Divisione Nembo. 
La Divisione viene inviata in Sardegna quando arriva la notizia dell'armistizio. 
Alcuni suoi amici seguono i tedeschi. Anche lui fa la stessa scelta però viene a sapere che alcuni suoi commilitoni hanno ucciso il Maggiore Bechi Luserna che era andato loro incontro per convincerli a non unirsi ai tedeschi. Tosti decide di tornare indietro, convinto anche dal tenente Ameglio Fanfani.
Così parte dalla Sardegna e arriva nei pressi di Napoli dove entra a far parte del Corpo Italiano di Liberazione e dopo essere stato inquadrato nel gruppo di combattimento Folgore risale la penisola. 
Sempre con il Tenente Fanfani si trovano più volte  in scontri a fuoco e come tiratore scelto, Tosti riesce a neutralizzare diversi cecchini tedeschi.
Dopo Filottrano e poi Grizzano finalmente arriva a Bologna dove lo aspetta il meritato congedo.

Durata 55 minuti
Colore / Stereo
Aspect ratio 16:9
Lingua Italiano No sottotitoli


DVD 2 CONTENUTI EXTRA

Extra 1 EUGENIO CORTI E IL CORPO ITALIANO DI LIBERAZIONE Durata 21'
Extra 2 LE DIVISIONI ARIETE E FOLGORE A EL ALAMEIN
Durata 20'



CONTENUTI EXTRA DVD

EXTRA 1
EUGENIO CORTI E LA GUERRA DI LIBERAZIONE
Testimonianza di Eugenio Corti
Durata 21 minuti

Eugenio Corti veterano della Campagna di Russia e della guerra di liberazione con il Gruppo di Combattimento Folgore, racconta dal suo punto di vista quella che fu la reale forza militare del Corpo italiano di liberazione.



EXTRA 2
LE DIVISIONI ARIETE E FOLGORE A EL ALAMEIN
video con
CARLO MURELLI (Divisione Folgore)
GIOVANNI PERONCINI (Divisione Folgore)
CARLO VOLONTE' (Divisione Ariete)

Durata 20 minuti

Le testimonianze incrociate di due paracadutisti della Divisione Folgore e un carrista della Divisione Ariete danno un'idea chiara e sincera di quelle che erano le reali condizioni in cui i militari italiani dovettero combattere in Africa. Quando si ripete, anche retoricamente, la nota frase "mancò la fortuna non il valore" forse andrebbe corretta e al posto di "mancò la fortuna" dire "mancarono i mezzi".






DISPONIBILE  SU EBAY VISITA LA PAGINA DELLA RONIN FILM CLICCA QUI



PER ACQUISTARE POSTER, T-SHIRT & GADGETS
CLICCA QUI

















Giuseppe Baudoin comandava la scuola di paracadutismo di Tarquinia quando Luigi Tosti si addestrava al lancio




Alberto Bechi Luserna fu ucciso in Sardegna dai paracadutisti della Nembo che seguirono i tedeschi dopo l'8 settembre


Il famoso illustratore Walter Molino racconta
in questo disegno lo scontro di Filottrano in cui
paracadutisti della Nembo combatterono
contro i paracadutisti tedeschi


Giuseppe Izzo

Giuseppe Izzo ufficiale della Nembo combattè a Grizzano
contro i paracadutisti tedeschi in efferati corpo a corpo.
L'ufficiale rimase mutilato ad una mano nello scontro.
Fu decorato con la Medaglia d'Oro al Valore Militare.

















lunedì 2 marzo 2020

40 - 94 MISSIONI DI GUERRA Antonio Zaffina (Regia Aeronautica)

Dagli idrovolanti ai Cant z 1007, Antonio Zaffina ha partecipato alla guerra affrontando 94 missioni di ricognizione e di bombardamento da cui è sempre tornato vivo, salvandosi anche dopo ammaraggi e atterraggi di emergenza.
Addestrato a Pontisella dopo aver ottenuto il brevetto militare fu trasferito a Brindisi.
Con l'inizio della Guerra Zaffina è impegnato in diversi fronti, dalla Campagna di Grecia a quella d'Africa arrivando poi alla guerra di Liberazione.
Un'esperienza dura ma affrontata con l'energia di un giovane pilota appassionato, che anche dopo la guerra ha continuato a volare per l'Aeronautica Militare addestrando le nuove leve.
Infine ha concluso la sua carriera a Firenze, dove è vissuto con la moglie per tornare oggi a Lamezia Terme da dove era iniziata la sua avventura nel 1919.

Durata 38 minuti
Lingua Italiano NO sottotitoli
Colore/Stereo
Aspect Ratio 16:9





CONTENUTI EXTRA

DALL'ACCADEMIA AERONAUTICA AGLI IDROVOLANTI Video con ORESTE GENTA E CESARE PALMIERI
DURATA 30' Minuti


























5 UNO SCRITTORE AL FRONTE Eugenio Corti (Regio Esercito)



SECONDA EDIZIONE COFANETTO 2 DVD


Eugenio Corti (Besana in Brianza, 21 gennaio 1921) ha raccontato in questo documentario la sua esperienza in Russia come sottotenente di artiglieria e successivamente nella guerra di liberazione con il C.I.L.

Partito per la Russia come volontario, Corti ha attraversato la Polonia assistendo alla violenze dei nazisti contro gli ebrei rimanendone molto scosso.



Dopo la tragica ritirata italiana tornò avventurosamente in Italia. Trasferito a Nettunia l' 8 settembre riuscì a non farsi catturare dai tedeschi e con un commilitone fuggì a sud dove tornò a combattere nel C.I.L. risalendo la penisola.

Nella guerra di liberazione entrò in contatto con diverse fazioni partigiane e si convinse che quelle di estrazione comunista non volevano liberare l'Italia dal nazifascismo ma volevano instaurare un regime dittatoriale che non differiva dalle dittature che combattevano.

Dopo la guerra è diventato uno scrittore e nei suoi libri ha lasciato un prezioso e preciso resoconto delle sue esperienze.
E' noto soprattutto per il romanzo "Il cavallo rosso", pubblicato nel 1983 e tradotto in molte lingue.
Tra gli scritti di Corti si ricordano anche "I più non ritornano" (1947) drammatico diario della ritirata di Russia e il romanzo "Gli ultimi soldati del re" (1994) sulla guerra di liberazione dell'Italia; e la tragedia teatrale "Processo e morte di Stalin", rappresentata per la prima volta il 3 aprile 1962 al Teatro della Cometa di Roma dalla Compagnia Stabile di Diego Fabbri.

Nel marzo del 2013 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano gli ha conferito la "Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte", nel 2010 è stata presentata la sua candidatura al Nobel per la letteratura e nel 2000 ha ricevuto il Premio internazionale "Al merito della cultura cattolica".

E' scomparso a Besana in Brianza il 4 febbraio del 2014.

COFANETTO SECONDA EDIZIONE

DISCO 1 - UNO SCRITTORE AL FRONTE 
(seconda edizione 2020)

Durata 69 minuti
Lingua ITALIANO / No sottotitoli
Colore/Stereo
16:9

DISCO 2 CONTENUTI EXTRA

Extra 1) Il Regio Esercito nella Guerra di Liberazione - Video con le testimonianze del Generale Mario Sorrentino Corpo Automobilistico, Mario Mari Gruppo di Combattimento Friuli, Luigi Tosti Gruppo di Combattimento Folgore. 
Durata 30'

Extra 2) La testimonianza di Eugenio Corti sulla guerra commento del critico cinematografico Claudio G. Fava
Durata 10'


Extra 3) Dalle batterie a cavallo ai semoventi italiani video con Raffaele Girlando
Durata 8'









N.d.A.
Mentre la serie cominciava a crescere, andavo cercando altri veterani da intervistare, e ne parlavo con chi pensavo potesse aiutarmi. 
Sempre attraverso Luciano Vincenzoni avevo conosciuto Claudio G. Fava, noto critico cinematografico, che negli anni in cui lavorò in Rai fece una grande opera di divulgazione cinematografica, con le sue rubriche in cui presentava film e invitava autori e registi a parlarne. 
Dovete sapere che Claudio G. era anche un grande appassionato di storia militare, e quando gli regalai i primi documentari realizzati, lui per aiutarmi, mi consigliò di intervistare alcuni veterani di cui aveva sentito parlare o che conosceva personalmente. 
Uno era Eugenio Corti. 
Claudio G. ne aveva sentito parlare da Cesare Cavalleri, l'editore de "Il Cavallo Rosso", il romanzo più noto di Corti. 
Io onestamente non conoscevo Corti, e nemmeno molti conoscenti a cui chiesi lumi avevano idea di chi fosse.
Comunque mi informai e lo cercai. Come avevo fatto con altri, gli inviai il DVD con la testimonianza di Birindelli. 
La risposta non tardò ad arrivare, era positiva, Corti accettava di fare l'intervista e mi invitò ad andare a Besana in Brianza, dove viveva con la moglie. 



Prima di andare lessi "I più non ritornano", praticamente un diario della sua esperienza nella campagna di Russia.
Dopo aver incontrato Corti andai anche a Genova a casa di Claudio G. dove conobbi anche sua moglie Elena Pongiglione, bravissima pittrice e illustratrice.
Con Claudio G. registrammo un suo commento sull'autore de Il cavallo Rosso che inserii negli extra del DVD. 
Ricordo che Claudio G. mi chiese "quanto tempo devo parlare?", risposi che 10 minuti potevano andare bene, e lui fu preciso come un orologio svizzero.
Per cui fu grazie a Claudio G. che riuscii a realizzare l'intervista a Eugenio Corti, quinto documentario della serie.
Claudio G. sostenne sempre questa mia iniziativa di raccogliere le testimonianze dei veterani italiani, e lo fece dall'inizio, quando nessuno poteva prevedere come e quanto si sarebbe sviluppata.
Ricordo che nel suo blog scrisse diversi post invitando chi conosceva un reduce a segnalarmelo, ne copio e incollo alcuni :

"Approfitto infine di questa sosta epistolare per segnalare l'opera di un ottimo documentarista, Claudio Costa (che è romano nonostante il cognome) il quale sta portando a termine una decisiva inchiesta in video sui superstiti  che hanno partecipato in prima persona alla guerra civile succeduta all' 8 Settembre 1943. Non è necessario spiegare perchè a distanza di ben più di sessant'anni non è facile trovare soggetti utili ai fine del documentario e in grado di farsi intervistare. Fino ad ora Costa ne ha recuperato 11 (credo che almeno uno sia morto dopo l'intervista) così divisi: quattro dalla parte della RSI, di cui uno nella X Mas e tre piloti dell'aviazione repubblicana. Invece ben sei sono quelli che hanno combattuto dalla parte del governo del sud: uno partigiano nelle Brigate Garibaldi e ben sei che hanno vestito la divisa del Regio Esercito, sia nel Corpo Italiano di Liberazione che in Marina ed in altri reparti delle forze armate (uno dei soggetti, Corti, l'ho suggerito io e l'altro, Beltrami, è stato segnalato e raggiunto grazie a Lorenzo Doretti) ..."

Claudio G, scriveva queste righe basandosi sui primi 11 titoli, dovevano arrivarne ancora oltre 29 ma nemmeno io me lo aspettavo.
Aggiungeva in un altro post riguardo a Eugenio Corti:

"Ho conosciuto Claudio Costa, cineasta e documentarista romano (a Roma ci sono moltissimi Claudio, e lui è un Costa non ligure), quando preparò una bellissima intervista a Luciano Vincenzoni intitolata “Il falso bugiardo”. Segnalai il documentario al Genova Film Festival e conobbi l’autore  quando venne a presentarlo al cinema Sivori. Da tempo l’ottimo Costa sta preparando dieci monografie da 50 minuti l’una su altrettanti ex-combattenti italiani della Seconda Guerra Mondiale (il più noto di essi  è l’ammiraglio Birindelli). A suo tempo  ho segnalato a Costa il romanziere Eugenio Corti, che da giovane ufficiale di complemento combatté prima in Russia e poi in Italia nelle file del benemerito e dimenticatissimo C.I.L. (Corpo Italiano di Liberazione), che il Regio Esercito allestì nel 1944 per schierarlo contro i tedeschi in Italia. Originato dal cosiddetto Raggruppamento Motorizzato del generale Dapino, il C.I.L., alternativamente alle dipendenze degli inglesi e dei francesi, combatté coraggiosamente, nonostante la totale mancanza iniziale di mezzi e di divise, agli ordini del generale Massimo Utili. Il quale era stato proprio in Russia, nello C.S.I.R., come capo di stato maggiore del maresciallo Messe, e che ci ha lasciato un bel libro di ricordi. Io segnalai l’esistenza dello scrittore a Costa, indirizzandolo a Milano a Cesare Cavalleri, direttore di “Studi cattolici” e responsabile della casa editrice A.R.E.S., la quale ha appunto stampato i libri di Corti. Cavalleri è stato cortesissimo e grazie a lui l’intervista ad uno scrittore generalmente trascurato (il suo libro più famoso è “Il cavallo rosso”) ha avuto luogo. A lavoro ultimato il DVD su Corti comprenderà anche una intervista a me, che Costa è venuto a girare a Genova (mi aveva chiesto di parlare al massimo 10 minuti, ed esattamente 10 minuti ho parlato, avendo io conservato automaticamente l’abitudine ai tempi televisivi)." 

Sempre generosamente, pubblicizzava la serie sul suo blog man mano che gli intervistati aumentavano :

"...il documentario girato da Claudio Costa intitolato “Il falso bugiardo”, ha avuto successo ovunque sia stato proiettato. 
...sia detto incidentalmente, coltiva una intelligente passione per il documentario d’epoca. Ha trovato molti (fino ad ora credo 18, ma probabilmente aumenteranno) italiani superstiti della Seconda Guerra Mondiale, ed in particolare del periodo della Repubblica di Salò, che hanno combattuto sia dall’una che dall’altra parte (due glieli ho segnalati io, un altro è nato da una indicazione di Doretti). Si tratta, naturalmente, di testimonianze di eccezionale importanza, in presenza di una “clientela” che a volte supera i cento anni e che sparisce di continuo. Infatti, diverse fra le persone intervistate da Costa in questi ultimi anni sono morte nel frattempo. Se un iniziativa del genere fosse stata presa vent’anni fa (e non da Costa allora assai giovane, ma da qualche Ente ufficiale fra quanti si occupano di ricerche storiografiche) sarebbe stato possibile raccogliere una galleria di testimonianze in voce e volto tali da fare concorrenza ai 15 volumi di Giulio Bedeschi, che fece parlare i sopravvissuti italiani di tutti i fronti. In ogni caso se a qualcuno interessasse il tema sono pronto a segnalargli il cellulare di Costa, che ovviamente vende le sue interviste sia direttamente che in alcune librerie." 

Infine su Teseo Tesei di cui conosceva il nipote che tutti gli appassionati di fumetti conoscono, Oreste del Buono, scrisse :

"Considero Teseo Tesei un personaggio straordinario della storia bellica italiana...
...Di lui ho parlato molte e molte volte con suo nipote, Oreste Del Buono, che tutti ricordano come scrittore, giornalista, esperto di gialli e protagonista della vita editoriale italiana. Sarebbe forse interessante che io scrivessi qualcosa su questo argomento. Forse, a pensarci bene, potrei farlo veramente."

Purtroppo non scrisse nulla, ma comunque fino alla fine rimase un sentito estimatore della serie sui veterani, incoraggiandomi a continuare... e così ho fatto. Grazie Claudio G.


Claudio G. Fava





















EUGENIO CORTI DURANTE LA GUERRA DI LIBERAZIONE